LE LOTTE SOCIALI NON SI ARRESTANO, LIBERI TUTTE/I
Scontata quanto canagliesca l’operazione poliziesco-giudiziaria che è scattata stamani a Roma e Napoli ai danni dei compagni romani dei Movimenti per l’Abitare e dei disoccupati campani.
Un blitz inteso a colpire l’insieme delle realtà sociali che si oppongono a questa disastrosa politica di austerity, che impone lacrime e sangue ai ceti popolari e agli ultimi.
E che si stanno preparando per “ l’offensiva di primavera” , intesa alla riappropriazione di quote rilevanti di ricchezza sociale da destinare ai senza reddito e ai salariati, al “non pago” degli affitti, bollette, ticket sanitari e altre gabelle.
Le annunciate mobilitazioni nazionali del 12 Aprile e del 1° Maggio, insieme ad un possibile sciopero generalizzato, hanno fatto scatenare l’ultra abusata repressione nel tentativo di scompagnare il blocco sociale, che sta dando filo da torcere ai palazzinari del potere.
Come sempre , queste ottuse menti non hanno capito niente. Si illudono nel pensare che con gli arresti e altre forme persecutorie possano fermare questi incontenibili movimenti !!
Se la risposta alle giuste rivendicazioni sociali è la repressione, allora presto si accorgeranno di essere circondati da una proliferazione di assedi , che li costringeranno volenti o nolenti ai tavoli del confronto per la soluzione dei bisogni negati.
Oggi, a partire da subito in ogni città le forze motrici del Paese , si stanno mobilitando sotto le prefetture e altre sedi istituzionali per dare una pronta e significativa risposta: a Roma la conferenza stampa alle 15,30 e il successivo corteo diretto ai palazzi governativi.
Per tornare in piazza sabato-domenica 15-16/2 “ a sostegno della chiusura i luoghi di coercizione per migranti CIE-CARA” . Poi ancora, il 22 febbraio nella giornata di lotta indicata dal Movimento NO TAV . E così il 1° marzo” dei diritti dei migranti” , e il 14-15/3 nel convegno e manifestazione nazionale a Roma “ contro la repressione delle lotte sociali, che colpisce ben 18.000 attivisti”.
Entro quel tempo massimo, rivogliamo tra noi , Luca, Paolo e tutti gli arrestati-inquisiti della lotta per la casa e dei disoccupati organizzati : abbiamo bisogno di loro per cambiare l’Italia e disegnare un Paese dove vivere con dignità e partecipazione.
La Confederazione Cobas rivolge a tutti gli arrestati-inquisiti un abbraccio solidale, nel mutuo impegno per la loro pronta liberazione e per scardinare questo potere corrotto e autoritario , nefasto e negatore dei più elementari diritti e bisogni .
Roma 13.2.14 CONFEDERAZIONE COBAS