Lo sciopero della logistica del 16 ottobre
Oggi 16 ottobre 2014, il più grande sciopero della logistica mai fatto: non si era mai vista la partecipazione di tante città da nord a sud Italia, e così alto il numero di lavoratrici e lavoratori in ogni città. In Lombardia blocco alla DHL,TNT, ZIVIDO,DL, CEVA. Blocchi anche a Brescia e Bergamo sciopero al 100%, a Carpiano, Lentate, Turate, Peschiera. Nel Veneto blocchi ovunque, a Treviso e Palmanova a TNT e Bartolini. A Verona bloccati magazzini Bartolini, Tnt Gls, DHL.
A Padova da mercoledì sera alle nove blocchi davanti a TNT; Bartolini, DHL, Arco SDA Acqua e Sapone, corteo con auto e bici che hanno bloccato la città.
In Emilia Romagna blocchi a Piacenza dell’Ikea. A Bologna circa 800 persone blocco di Interporto di Bentivoglio, lunghe file di camions nelle strade adiacenti.
A Pisa blocco del magazzino Ikea.
A Roma bloccato il polo logistico della Tiburtina, blocco hub e e magazzino Roma 1 Sda, blocco anche a Bartolini, TNT, GLS.
Blocchi anche a Palermo e Napoli.
La lotta è contro gli attacchi ai diritti contrattuali ed al salario che Cgil, Cisl, Uil e Ugl continuano a portare avanti nella logistica, per smantellare quanto conquistato con i sindacati di base ADL, SI CObas e Cobas Lavoro Privato.
Molti gli slogan contro il Job’s Act di Renzi e i licenziamenti facili che questo prevede, slogan di denuncia delle azioni che il capo di governo della “sinistra” sferra contro i lavoratori e i precari, mai la “destra” si era permessa di arrivare fino alla eliminazione dell’art.18, a peggiorare così lo statuto dei lavoratori favorendo i demansionamenti e il controllo audiovisivo a distanza dell'attività dei lavoratori. Tutte azioni che anche per la logistica, aumenterebbero sfruttamento e peggioramento delle condizioni di lavoro.
A Bologna blocco a Interporto di Bentivoglio. Dalle 5 del mattino alle 16,00 circa hanno bloccato circa 800 persone.
Interporto quasi vuoto, pochi camion e macchine. Bloccati anche cancelli di passaggio persone, lì le lavoratrici di Mr Job, hanno fatto muro! E per ore non è passato nessuno.
I Sindacati di base Adl, Si Cobas e Cobas Lavoro Privato oggi hanno vinto!
Annunciato il prossimo lo Sciopero Generale Nazionale del 14 novembre 2014 !
Nicoletta Frabboni - Cobas del Lavoro Privato Bologna
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Questa mattina oltre 80 tra lavoratori, precari, COBAS, realtà sociali e collettivi di Pisa, Lucca e Massa, e studenti, hanno dato vita ad un blocco dei cancelli di Ikea di Pisa impedendo l'ingresso e l'uscita delle merci tra le ore 5 e le ore 8 in occasione dello sciopero nazionale della logistica promosso da SI Cobas, ADL, e Cobas Lavoro Privato. Non è la prima volta che sono organizzate iniziative davanti ad Ikea, ormai simbolo di un modello di precariato e di sfruttamento intensivo di una forza lavoro costantemente ricattabile e ricattata. Lo sciopero della logistica vuole raggiungere obiettivi importanti quali reali garanzie occupazionali nei cambi di appalto, il pagamento della malattia e dell'infortunio al 100%, eliminazione dei bassi livelli, retribuzione del lavoro notturno maggiorato del 25% sino all'applicazione di tutti gli ammortizzatori sociali nella logistica. Lo sciopero della logistica, a Pisa, è stata anche occasione per contestare l'operato dell'amministrazione comunale e del sindaco Filippeschi che a tempo di record hanno garantito l'apertura dello store presso Navicelli, senza ottenere in cambio un solo posto di lavoro stabile e duraturo.
La giornata del 16 ottobre prosegue con le iniziative dello sciopero sociale e in collegamento con tutte le realtà attivate a livello nazionale. I promotori della manifestazione hanno chiesto un incontro ad Ikea di Pisa per richiedere il reintegro dei lavoratori interinali della Logistica il cui contratto non è stato rinnovato dal 1 ottobre, garanzie per il personale alle dipendenze di cooperative per il quale chiediamo l'applicazione del CCNL della logistica e rispetto delle normative di sicurezza nei luoghi di lavoro. Durante il presidio abbiamo riscontrato constatato come i lavoratori delle cooperative alle dipendenze di Ikea siano costretti a movimentazioni manuali di carichi assai pericolosi, tali da pregiudicare la salute degli addetti. A IKEA abbiamo chiesto un incontro.
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