2011
La valutazione dei Cobas sulla giornata del 15 ottobre
Il 15 ottobre ha segnato in tutto il mondo la nascita di un nuovo gigantesco protagonismo sociale. Milioni di cittadini ovunque in tutti i continenti hanno manifestato per difendere la democrazia ed i diritti, messi a rischio dall’arroganza dei governi, delle banche, dalla finanza speculativa e dalle istituzioni finanziarie, dalle classi ricche e potenti che vorrebbero fare pagare la crisi ai cittadini ed alle cittadine.
In Italia si è registrato il numero più alto di partecipazione, a dimostrazione della straordinaria vitalità dei movimenti e della società civile italiana. Cinquecentomila persone sono venute a Roma con le loro proposte e la loro indignazione, con l’obiettivo di supportare e partecipare alla nascita di un movimento contro la crisi e chi l'ha provocata. Lavoratori e lavoratrici, studenti, ricercatori, precari, famiglie, pensionati, artisti, associazioni, comitati territoriali, forze sindacali , sociali e politiche : un’Italia plurale ieri si è manifestata contro le politiche di austerità e per cambiare le politiche economiche in Italia ed in Europa.
23 ottobre: per il movimento Notav non c’è “zona rossa” che tenga
Oggi il movimento Notav ha dimostrato ancora una volta la sua determinazione.
Più di diecimila persone si sono concentrate a Giaglione condividendo l’obiettivo della opposizione al Tav ed alla militarizzazione della valle, l’assedio al “non-cantiere” e il taglio delle sue reti. Alla fine di una settimana, in cui in ogni modo si è cercato di criminalizzare questo movimento e il corteo, altri ostacoli sono stati posti ai manifestanti: la creazione di una zona rossa di due km di raggio presidiata da quasi duemila tra poliziotti, carabinieri, guardia di finanza e cacciatori delle Alpi, e l’erezione di altre reti sul percorso. Non basta: il fermo poliziesco della stazione di Susa, e numerosi, ripetuti controlli stradali di chi arrivava in auto cercavano di sconsigliare o quantomeno di ritardare l’arrivo a Giaglione. Ma non è servito.
SICUREZZA SUL LAVORO: l'Unione Europea ha richiamato l'Italia al rispetto della normativa.
Ma il governo tenta di scaricare i costi delle sanzioni sui lavoratori
IL 17 NOVEMBRE 2011 I COBAS CONVOCANO, INSIEME ALLA CUB, LO SCIOPERO GENERALE DELL’INTERA GIORNATA.
I COBAS MANIFESTERANNO NELLE VARIE CITTA’ INSIEME AGLI STUDENTI IN LOTTA
NO ALLA LETTERACCIA E AL DIKTAT FRANCO-TEDESCO
NESSUN PROVVEDIMENTO DELLA LETTERA-VERGOGNA DEVE PASSARE
USCIRE DALLA CRISI E’ POSSIBILE CAMBIANDO SISTEMA
L’agonizzante governo Berlusconi tenta di salvarsi accettando il diktat di Francia e Germania che vogliono far pagare la crisi ai popoli dei paesi più deboli delle UE, e con la “letteraccia” portata servilmente a Bruxelles programma un ulteriore massacro sociale.