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DICIAMO NO ALLA “LOTTERIA DELL’ELEMOSINA”
In questi tre mesi di pandemia il governo ha costantemente snocciolato cifre relative alla distribuzione di milioni di euro tali da dare la sensazione di vivere in una " lotteria Italia", che però come una “lotteria" premia in modo diseguale e non vede tutti beneficiari".
LA MINISTRA DICE DI VOLER ELIMINARE LE “CLASSI POLLAIO”
MA INTANTO IL MINISTERO TAGLIA LE CLASSI
Da diverso tempo la Ministra Azzolina approfitta di ogni occasione pubblica per dichiarare la propria contrarietà alle“classi pollaio”e la sua disponibilità a eliminarle.
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI A PARITA DI SALARIO
BASTA REGALI ALLE IMPRESE!
Concorso scuola per soli titoli.
Contro il precariato a vita
Il 28 aprile sulla Gazzetta Ufficiale sono stati pubblicati i bandi dei concorsi per la scuola.
CORONAVIRUS, SANITA’ e RIORGANIZZAZIONE
Sull’emergenza COVID-19, a distanza ormai di quasi 4 mesi dalla sua insorgenza, che ha impattato duramente il nostro SSN, possiamo oggi fare delle riflessioni più approfondite e trarne le prime conclusioni.
Le gravi responsabilità dei governi e delle burocrazie statali nella Corona-pandemia
Circola molto la tesi che la pandemia non dipenderebbe dal Coronavirus di per sé, né dall’occultamento per almeno un mese dell’inizio dell’epidemia in Cina, né dalla inaudita impreparazione di quasi tutte le burocrazie statali e governi mondiali; bensì dal “culto” del libero mercato che non avrebbe consentito di mettere in circolazione con anticipo un vaccino "statale" contro il Coronavirus. Poiché non ci si può aspettare nulla dalle case farmaceutiche, preoccupate solo della ricerca del profitto in tempi brevi, sarebbe spettato agli Stati – scrivono alcuni divulgatori scientifici "progressisti" - di investire a tempo debito in tutti i vaccini utili, visto che la maggioranza di tali Stati, nei paesi capitalisticamente sviluppati, disporrebbero di tutte le conoscenze e le tecnologie più avanzate. A parte che non è affatto vero che la maggioranza degli Stati, pur sviluppati, abbiano a disposizione più conoscenze e più tecnologie delle principali case farmaceutiche che di vaccini si occupano da tanti decenni, questi "divulgatori" sembrano avere idee ben vaghe sui vaccini e sulla loro efficacia.
LA SCUOLA NON SI FERMA, MA SUI PRECARI IL MINISTERO PROCEDE BENDATO
Come accaduto in altri settori, anche nella scuola l’emergenza da Covid-19 ha prodotto gli effetti più pesanti sui lavoratori/trici con minori tutele contrattuali. Come COBAS denunciamo e chiediamo :
1. Nessuna garanzia di stipendio per molte/i docenti
Ogni giorno ci giungono segnalazioni da personale precario con contratto formalmente attivo, ma stipendio non pagato o di supplenti temporanei a cui, nonostante quanto stabilito dal decreto legge del 17 marzo 2020, n.18, non è stato rinnovato il contratto.
NO AI PIENI POTERI ALLA MINISTRA (o ai suoi suggeritori) E ALL'IMPOSIZIONE DELLA DIDATTICA A DISTANZA!
SÌ AL RICONOSCIMENTO DELL’ IMPEGNO DI DOCENTI E ATA PER MANTENERE VIVA LA SCUOLA PUBBLICA COME PRESIDIO DI CIVILTA' E CULTURA ANCHE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS!
Nelle scuole italiane, come è stato riconosciuto da tutti, docenti e personale ATA hanno sinora garantito, nonostante l’emergenza, che non fosse interrotto il rapporto con gli studenti. In particolare, i docenti, con il loro lavoro volontario, sono riusciti a condividere con gli allievi ansie e paure e hanno mantenuto in vita, per quanto possibile, il percorso didattico-educativo. Il decreto legge sulla scuola, invece di accompagnare questo percorso, rischia di mettere la parola fine al clima positivo che si è determinato nella maggior parte delle scuole. Innanzitutto, il decreto legge per larghi aspetti conferisce, seppur con dei paletti, alle ordinanze ministeriali il potere di derogare tutta una serie di leggi, dando di fatto “forza di legge” ad un atto amministrativo e, quindi, poteri speciali al Ministro dell’istruzione. Vengono bypassati sia lo stesso CdM (seppur in parte), sia il Parlamento, ma non c’era alcuna ragione di ulteriore straordinaria urgenza per creare di fatto una nuova fonte del diritto. E’ una tecnica già usata per DL e DPCM, che rischia di diventare strutturale anche dopo la fase dell’emergenza, con un’ulteriore concentrazione personale del potere politico.