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11 settembre, il precariato della scuola in piazza per il riconoscimento del diritto ad un lavoro stabile e adeguatamente retribuito
A Roma, manifestazione unitaria al Parlamento, P. Montecitorio, dalle 9 alle 14
L’emendamento al decreto “mille proroghe” , approvato dal Senato il 3 agosto scorso, offre al l’intero movimento dei/delle precari/e della scuola l’occasione per ritrovare la compattezza e l’unità purtroppo mancata spesso in passato e fondamentale per vincere la battaglia per il riconoscimento del diritto ad un lavoro stabile e adeguatamente retribuito. Tale emendamento può essere oggetto di diverse critiche, ma riteniamo che possa costituire un primo passo verso l’affermazione di tale diritto.
11 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
DIRITTO AL RUOLO
Per una ripresa delle lotte dei precari
Nel 1989 la legge 417 riconosceva per la prima volta, dopo anni di lotte dei precari, il diritto all'immissione in ruolo attraverso l'istituzione di una graduatoria di docenti in possesso di abilitazione e di 2 anni di servizio.
Comunicato sul seminario CESP di Spoleto
ARTE- ISTRUZIONE-CULTURA
NELLA TERZA EDIZIONE
della GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON C’E’
(Casa di Reclusione di Maiano-Spoleto, 6-7-8 luglio 2018)
SI CONFERMA LA CENTRALITA’ DEI PERCORSI
DEL CESP/RETE DELLE SCUOLE RISTRETTE NELL’ESECUZIONE PENALE
IL 6 LUGLIO alle ore 10 PRESIDIO A MONTECITORIO
Le Maestre/i diplomate/i magistrali (DM) in lotta chiedono un incontro urgente al Miur e alla VII Commissione della Camera e del Senato
Sul sito del Governo si annuncia l'intenzione di utilizzare il comma 1 dell'art. 14 della legge 669/1996, che consente l'applicazione esecutiva di sentenze alle Pubbliche Amministrazioni nel tempo di 120 giorni, per la situazione delle maestre /i DM. Di fatto si parla di congelamento perché non viene presa nessuna decisione ma si sposta il problema in avanti di 4 mesi e questo anche per i docenti di ruolo che da questa disposizione non hanno nulla di garantito. La motivazione è che si cerca di “studiare” un provvedimento consono, atto a risolvere l'intricata questione delle maestre/i DM che da anni garantiscono il funzionamento della scuola ma allo stato attuale non hanno alcuna prospettiva di immissione in ruolo.
SENTENZA MASTROGIOVANNI
LA CASSAZIONE il 20 giugno 2018 CONDANNA MEDICI E INFERMIERI
(ma solo per sequestro di persona)
Il nostro pensiero va a Franco e a tutte le vittime
morte a causa del Trattamento Sanitario Obbligatorio
Il Telefono Viola continua la propria battaglia contro l’aberrante residuo manicomiale
PROSEGUE LA LOTTA DELLE MAESTRE/I DIPLOMATE MAGISTRALI
Mercoledì 20 giugno trenta maestre/i diplomate/i magistrali hanno partecipato al presidio organizzato dai COBAS a Montecitorio. Oltre a maestre/i di Roma hanno partecipato al sit-in delegazioni di Pisa e Bologna. Dalle 10 alle 13 si sono alternati interventi, slogan e canti per riaffermare le ragioni della lotta che ininterrottamente prosegue da 6 mesi. Sono intervenuti al presidio parlamentari di diverse forze politiche: Alessandro Battilocchio e Maria Spena di Forza Italia; Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali; Veronica Giannone, Maria Pallini e Jessica Costanzo del Movimento 5 Stelle.
Contro il governo reazionario guidato da Salvini
Crolla il bluff “né di destra né di sinistra, né fascisti né antifascisti” dei 5 Stelle: è un governo reazionario, xenofobo, razzista, sessista e omofobo, quello di fatto guidato da Salvini.
Hanno tuonato per anni contro i presidenti del Consiglio non eletti e poi hanno installato un “signor Nessuno” senza alcuna autonomia; avevano strepitato contro gli accordi tra Renzi e Berlusconi e hanno stipulato un “contratto” tra partiti che si sono demonizzati per anni; avevano strillato per gli “inciuci” contro il popolo sovrano, ed hanno incollato al governo due partiti presentatisi agli elettori in schieramenti contrapposti. Ma questo sarebbe solo l’ennesima dimostrazione dell’ultrasecolare trasformismo italico, se poi il tutto non si fondasse sul programma della Lega, forza dominante di un governo che, oltre a storici rappresentanti della “casta” come Savona, Moavero e Tria, propone figure di bassissimo profilo che dovranno eseguire il programma di una formazione reazionaria, in perfetta sintonia con l’ultra-destra di Le Pen, Orban, dei governi polacchi ed austriaci.
NESSUN LICENZIAMENTO E' GIUSTIFICATO !
Incondizionata solidarietà ai 5 operai FCA-Pomigliano
CONTRO QUALSIASI FORMA DI VIOLENZA SULLE DONNE. IN DIFESA DELLA DIGNITA' DELLA PERSONA, SENZA SE E SENZA MA.
I COBAS nella loro storia trentennale hanno rappresentato su ogni campo l'impegno a combattere contro ogni forma di discriminazione razzista, sessista, di classe; e a denunciare ogni forma di violenza.
Basta con le aggressioni fisiche e verbali contro gli/le insegnanti!
Un Pronto Soccorso contro le violenze e il mobbing nei confronti dei/delle docenti
Ultime notizie dalle scuole. 1) All’elementare Leopardi di Napoli, mamma-tigre aggredisce a cazzotti la maestra che le aveva sgridato il pargoletto: la maestra sviene ed è ricoverata in ospedale per trauma cranico. L’assatanata mammina rivendica davanti al preside l'accaduto, spalleggiata da altrettanto sciagurati parenti prontamente accorsi. 2) Al liceo classico Carducci di Viareggio una insegnante mette un 4 ad una studentessa, che chiama in soccorso un’altra mamma-tigre, che viene fatta entrare a scuola e aggredisce la professoressa colpevole dello “sgarro” . Anche qui ricovero ospedaliero per la prof e grande sconcerto di preside e colleghi/e.