Notizie
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Confermato lo sciopero dei precari dei servizi Cup, ReCup e amministrativi della Regione Lazio
Mercoledì 26 settembre 2018 sciopero intero turno
per tutti i dipendenti delle società Capodarco, Maggio 82, Pingo, Il Solco, NTA, Camus, GPI, Mimosa, In Opera, SDS che gestiscono in appalto i servizi Cup – Recup – servizi amministrativi delle Aziende Sanitarie e ospedaliere della Regione Lazio
(sono esclusi dallo sciopero i dipendenti applicati ai servizi CUP delle ASL RM 1 e RM 2delle società GPI, Consorzio Lavoro Ambiente, In Opera, Sol.co Consorzio Cooperativo, NTA ed SDS).
Manifestazione dalle ore 10 - sotto il MISE in Via Molise
L’Ilva a Mittal Taranto non respira e muore!
L’accordo patrocinato dal ministro Di Maio ricalca quanto già pattuito dall’ex ministro Calenda: le alcune centinaia di esuberi in meno sono dovuti all’aumento della disponibilità economica per gli esodi incentivati e i prepensionamenti (costi a carico dello stato, invarianti per Mittal). E comunque la “piena copertura occupazionale” è tutta da verificare a regime, tra il 2023-25, tra 5-7anni, a riflettori sull’ILVA” spenti e il possesso Mittal sarà in grado di gestire ben altre crisi.
Basta inganni! Chiediamo stabilità e una giusta retribuzione per tutti i lavoratori precari della Sanità della Regione Lazio!!!
Il 12 settembre diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori precari dello sportello telefonico ReCUP, dei CUP e dei servizi amministrativi presso le ASL e le strutture ospedaliere del Lazio hanno manifestato presso la sede del Consiglio della Regione Lazio per chiedere alla Giunta Zingaretti la fine di decenni di precariato, discriminazione e sfruttamento e l’avvio di un percorso reale di stabilizzazione e internalizzazione di tutto il personale precario delle Società Capodarco, Maggio 82, Pingo, Il Solco, NTA, Camus, GPI, Mimosa, In Opera, Sds.
Video TG 3 Lazio sciopero 12 settembre appalti Sanità
Servizio del TG3 LAZIO sullo sciopero convocato il 12 settembre e che ha visto una manifestazione con centinaia di lavoratori e lavoratrici sotto la Regione Lazio in concomitanza al Consiglio
https://www.youtube.com/watch?time_continue=35&v=fGZdCXbAzMo
L'11 SETTEMBRE UNA GRANDE GIORNATA DI LOTTA DEL PRECARIATO DELLA SCUOLA
IL 21 OTTOBRE A NAPOLI ASSEMBLEA NAZIONALE PER DECIDERE COME PROSEGUIRE LA LOTTA PER UN LAVORO STABILE E ADEGUATAMENTE RETRIBUITO
L'11 settembre, dalle 9 fino a pomeriggio inoltrato, migliaia di precari/e hanno manifestato davanti a Montecitorio in occasione del dibattito parlamentare sul Decreto Milleproroghe. In tale decreto era prevista una misura che riconosceva il diritto dei/delle precari/e abilitati/e ad essere inseriti/e in una graduatoria per la progressiva assunzione in ruolo.
11 settembre, il precariato della scuola in piazza per il riconoscimento del diritto ad un lavoro stabile e adeguatamente retribuito
A Roma, manifestazione unitaria al Parlamento, P. Montecitorio, dalle 9 alle 14
L’emendamento al decreto “mille proroghe” , approvato dal Senato il 3 agosto scorso, offre al l’intero movimento dei/delle precari/e della scuola l’occasione per ritrovare la compattezza e l’unità purtroppo mancata spesso in passato e fondamentale per vincere la battaglia per il riconoscimento del diritto ad un lavoro stabile e adeguatamente retribuito. Tale emendamento può essere oggetto di diverse critiche, ma riteniamo che possa costituire un primo passo verso l’affermazione di tale diritto.
11 SETTEMBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
DIRITTO AL RUOLO
Per una ripresa delle lotte dei precari
Nel 1989 la legge 417 riconosceva per la prima volta, dopo anni di lotte dei precari, il diritto all'immissione in ruolo attraverso l'istituzione di una graduatoria di docenti in possesso di abilitazione e di 2 anni di servizio.
Comunicato sul seminario CESP di Spoleto
ARTE- ISTRUZIONE-CULTURA
NELLA TERZA EDIZIONE
della GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON C’E’
(Casa di Reclusione di Maiano-Spoleto, 6-7-8 luglio 2018)
SI CONFERMA LA CENTRALITA’ DEI PERCORSI
DEL CESP/RETE DELLE SCUOLE RISTRETTE NELL’ESECUZIONE PENALE
IL 6 LUGLIO alle ore 10 PRESIDIO A MONTECITORIO
Le Maestre/i diplomate/i magistrali (DM) in lotta chiedono un incontro urgente al Miur e alla VII Commissione della Camera e del Senato
Sul sito del Governo si annuncia l'intenzione di utilizzare il comma 1 dell'art. 14 della legge 669/1996, che consente l'applicazione esecutiva di sentenze alle Pubbliche Amministrazioni nel tempo di 120 giorni, per la situazione delle maestre /i DM. Di fatto si parla di congelamento perché non viene presa nessuna decisione ma si sposta il problema in avanti di 4 mesi e questo anche per i docenti di ruolo che da questa disposizione non hanno nulla di garantito. La motivazione è che si cerca di “studiare” un provvedimento consono, atto a risolvere l'intricata questione delle maestre/i DM che da anni garantiscono il funzionamento della scuola ma allo stato attuale non hanno alcuna prospettiva di immissione in ruolo.