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Il 23 marzo sciopero della Scuola Primaria e dell’Infanzia. La questura vieta all’ultimo momento la manifestazione a Montecitorio.
L’iniziativa si terrà al MIUR (V.le Trastevere) dalle 9.30.
Il 23 marzo, in occasione dell’insediamento delle Camere e del parere dell’Avvocatura di Stato sull’iniqua sentenza del Consiglio di Stato contro le maestre/i diplomate magistrali (DM),abbiamo indetto,come pure altre organizzazioni,lo sciopero nella scuola Primaria e dell’Infanzia: e in tale giornata volevamo manifestare davanti al Parlamento per inviare ai/alle nuovi/e deputati e senatori un messaggio forte e chiaro affinché vengano restituiti a decine di migliaia di maestre/i il diritto a insegnare e la sicurezza del posto di lavoro che si sono guadagnati in anni e anni di precariato mal retribuito.
Il 23 marzo sciopero della Scuola Primaria e dell'Infanzia
Si intensifica la lotta delle Maestre/i Diplomate Magistrali: il 23 marzo, giorno di insediamento delle Camere e del parere dell’Avvocatura di Stato sulla iniqua sentenza del Consiglio di Stato, sciopero delle maestre/i della Scuola Primaria e dell’Infanzia. Alle ore 9.30 manifestazione a Montecitorio
Non conosce soste né rallentamenti la lotta delle Maestre/i Diplomate Magistrali (DM) contro l’ignobile sentenza del Consiglio di Stato che ha messo a forte rischio il posto di lavoro e i diritti acquisiti di decine di migliaia di maestre/i che hanno guadagnato sul campo il diritto/dovere di insegnare.
A proposito di un ignobile e delirante linciaggio mediatico e politico-elettorale
L'Esecutivo Nazionale dei COBAS della Scuola, a proposito dell'intollerabile e demenziale linciaggio mediatico e politico-elettorale che ha colpito l'insegnante Lavinia Flavia Cassaro, condivide la presa di posizione del gruppo che si autodefinisce ironicamente delle "Cattive Maestre", che riportiamo qui di seguito e di cui auspichiamo la massima diffusione. In punta di diritto l'auspicato - da massmedia e politici – licenziamento é letteralmente fuori dal mondo: qualsiasi giudice cancellerebbe un provvedimento del genere. L'uscita di Renzi e di qualche altro politico minore è da squallida campagna elettorale, in linea con tutta la penosa propaganda dei principali partiti nelle ultime settimane: ma un conto sono le sparate per raccattare qualche voto in più, un conto i licenziamenti che dovrebbero poi passare sotto il naso di un giudice.
Per rilanciare le lotte si costituiscono i Cobas nel settore commercio
Mentre dalla Siberia il Burian sta abbassando tutte le colonnine di mercurio delle nostre temperature, un'altra ondata di gelo sta scuotendo Roma in queste ore. Su via dell'aeroporto 129, sede dell'Unione Sindacale di Base, in questi giorni fioccano lettere di disdetta di adesione da un'ingente parte del comparto del Commercio.
Lo sciopero di oggi nella sanità
Nella giornata odierna è da sottolineare la manifestazione, andata molto bene e partecipata, a Firenze sotto la Regione Toscana, dove una delegazione dei Cobas, di lavoratori e precari è stata ricevuta in Assessorato Sanità
Un’altra grande giornata di lotta delle maestre/i Diplomate Magistrali nel quadro dello sciopero generale
Contro il contratto miserabile e per l’assunzione stabile di tutti i precari/e
Nel corteo nazionale a Roma 10 mila docenti ed ATA lanciano un forte monito al prossimo governo: cancellare l’inqualificabile sentenza del Consiglio di Stato e restituire a tutti i lavoratori/trici quanto perso in 10 anni di blocco contrattuale. Corteo anche a Cagliari.
I COBAS PUBBLICO IMPIEGO CONFERMANO LO SCIOPERO PER VENERDI’ 23 FEBBRAIO NEL COMPARTO SANITA’.
SONO STATE PROGRAMMATE al momento LE SEGUENTI INIZIATIVE:
Il 23 febbraio sciopero generale della Scuola e della Sanità, in difesa dell’istruzione e della salute pubbliche
Per la scuola manifestazione nazionale a Roma (MIUR, ore 9.30): NO al contratto miserabile, assumere tutti/e i precari/e
Il 23 febbraio la scuola sciopererà nuovamente, dopo il 10 novembre e l’8 gennaio scorsi. Alla cruciale protesta – che aveva caratterizzato lo sciopero di gennaio – delle maestre Diplomate Magistrali contro l’inqualificabile sentenza del Consiglio di Stato che ne ha messo a forte rischio il posto di lavoro e i diritti acquisiti,nello sciopero e nella manifestazione nazionale a Roma (MIUR, ore 9.30) del 23si aggiungerà quella dei docenti ed ATA di tutti gli ordini di scuola contro un contratto miserabile, che, dopo 10 anni di blocco e di perdita salariale oltre il 20%, offre una insultante “mancetta” di 45-50 euro mensili nette e introduce negli obblighi contrattuali una parte delle schifezze della legge 107, con il sostegno e il consenso unanime di Cgil, Cisl e Uil.