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Anche FederATA in lotta con noi il 17 marzo 2017.
Si allarga ulteriormente la partecipazione allo sciopero generale della scuola contro la legge 107 e i decreti applicativi.
Anche FederATA, organizzazione sindacale che ha esordito nel conflitto scuola il 18 marzo 2016 con un riuscito sciopero che coinvolse decine di migliaia di ATA, ha indetto lo sciopero dell’intera giornata, già promosso nei giorni scorsi da Cobas, Unicobas, Anief e Usb.
Un omicidio, commesso mentre eravamo in attesa - vana - dello Stato
I Cobas di Brindisi, da anni impegnati nella vertenza dei lavoratori ex Lsu Ata impegnati nei lavori di pulizia delle scuole e di decoro, si sentono fortemente coinvolti nella tragedia accaduta questa mattina a Napoli, giovedì 2 Febbraio 2017, dove un'auto pirata si è scagliata contro un sit in di manifestanti travolgendo due persone.
Una terza ha tentato di rincorrere la macchina ma, colto da malore, è morto poco dopo.
I COBAS non hanno nulla a che fare con gli arresti di Modena.
Invitiamo gli organi di informazione ad evitare ogni accostamento della nostra organizzazione alla vicenda.
VENERDI’ 27 GENNAIO SCIOPERO NAZIONALE TIM 2 ORE FINE TURNO
ROMA: MANIFESTAZIONE A PIAZZA FIUME – dalle ore 14,00
Le decisioni unilateriali di TIM le conosciamo. Non solo, passate solo 24 ore dalla chiusura dell’incontro, il “capo delegazione” Aziendale (il dott. Mucci) viene sostituito da Giuseppe De Paoli, ex dirigente Alitalia ed Ex dirigente ATAC, per la cui nomina l’ex AD BROGGI è stato inquisito.
NONUNADIMENO
I Cobas aderiscono all'appello lanciato dal movimento delle donne NONUNADIMENO e proclamano lo sciopero generale per l'intera giornata dell'8 Marzo 2017 contro la violenza maschile sulle donne e contro ogni violenza di genere.
Il 17 marzo sciopero generale della scuola
Il governo-fotocopia e la ministra Fedeli varano 8 decreti attuativi della disastrosa legge 107 per chiudere definitivamente docenti, Ata e studenti nella gabbia della scuola-azienda.
Fermiamoli! Il 17 marzo sciopero generale della scuola per difendere l’istruzione pubblica.
Facciamo appello agli altri sindacati che si oppongono alla 107 e alle deleghe affinché convochino anche essi lo sciopero per il 17 marzo.
Un “decalogo” per uscire dalla scuola-azienda e ripristinare la scuola della Costituzione.
Che proporremmo alla neo-ministra, se rinunciasse ad essere una “pasdaran” della legge 107
E’ parere largamente diffuso che, sebbene nell’oceanico NO alla riforma costituzionale abbiano certamente contato le volontà di difendere il poco che resta della democrazia istituzionale e della abbondantemente svilita Costituzione, l’elemento principale del NO sia stato il rifiuto delle politiche sociali ed economiche del governo Renzi, e in particolare della “cattiva scuola” della legge 107 e del Jobs Act.
TREDICI DICEMBRE DUEMILASEDICI LA SCOSSA È ARRIVATA. LA LOTTA CONTINUA.
Il 13 dicembre è stata una giornata storica per il settore delle Telecomunicazioni e per i lavoratori del gruppo Tim.
Abbiamo indetto come Cobas del Lavoro Privato una giornata di sciopero nazionale per il settore per dichiarare la ferma e irrevocabile opposizione a proseguire lo scempio dei diritti dei lavoratori delle Telecomunicazioni.
Il governo Gentiloni è una sfacciata fotocopia del precedente, con un prestanome alla guida
Neanche le batoste popolari insegnano niente a Renzi e ai suoi.
Abbiamo scritto nei giorni scorsi che l’ondata dei NO che ha travolto Renzi e il suo governo è certo dipesa dalla volontà di difendere ciò che resta di una democrazia istituzionale già massacrata da un ventennio di “maggioritario”, nonché una Costituzione già drasticamente ridimensionata da tutti i governi degli ultimi decenni; ma che ancor più decisivo é stato il netto rifiuto delle politiche sociali ed economiche del governo Renzi, e in particolare della “cattiva scuola” della legge 107 e del Jobs Act. Del peso che sui NO hanno avuto tali leggi, si sono mostrati consapevoli quasi tutti i commentatori politici e persino, almeno così pareva, Renzi e il PD.