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COMUNICATO STAMPA LA RETE DELLE SCUOLE RISTRETTE

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IL CARCERE AL TEMPO DEL COVID-19

CORONAVIRUS e amministrazioni pubbliche

La diffusione del COVID-19 con migliaia morti nel mondo e innumerevoli positivi  in 114 paesi, con oltre 12 mila contagiati e oltre 800 decessi ad oggi sul territorio nazionale, è ormai stata dichiarata  come pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale prefigura purtroppo un’estensione ancora più dirompente.

Di fronte a questi allarmanti livelli di diffusione i provvedimenti messi in campo dal governo Conte col DPCM dell'8 marzo e quello successivo avrebbero dovuto dare una indicazione forte e una spinta alle varie amministrazioni ed enti pubblici ad attuare tutti quegli strumenti e quelle misure da adottare a salvaguardia e a tutela della salute dei lavoratori.

Le politiche neoliberiste, applicate per decenni alla sanità pubblica, spingono il governo a sacrificare pesantemente il diritto all’istruzione

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Il DPCM del 4 marzo 2020 prevede la sospensione delle attività didattiche per ben 10 giorni in tutte le scuole della Repubblica. Per Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto si arriva così a 22 giorni di sospensione o chiusura; numeri solo leggermente inferiori per le altre regioni del nord. Dichiarazioni governative odierne fanno trapelare la possibilità che il termine della riapertura delle scuole potrebbe anche essere spostato più in là, come d’altronde era ed è ampiamente prevedibile. La motivazione del provvedimento è stata letteralmente strappata al Presidente del Consiglio da una giornalista che l’ha interrotto più volte nella conferenza stampa dell’altro ieri: contenere e, più ragionevolmente, rallentare la diffusione del contagio per evitare che un picco alto e immediato possa sovraccaricare il sistema sanitario, che in particolare per la terapia intensiva e in Lombardia (ma per ragioni diverse anche al Sud) non reggerebbe. L’obiettivo è, quindi, quello di dilungare nel tempo la diffusione del contagio, spalmando su un tempo più ampio il picco e riducendone l’altezza, per renderlo più sostenibile per il sistema sanitario.

Vita, terra, libertà per il popolo palestinese.

Antisionismo + boicottaggio = resistenza all'occupazione israeliana.

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Il popolo Palestinese vive da oltre 50 anni sotto l'occupazione militare israeliana.

Le sofferenze indicibili, le terre espropriate, le migliaia di morti tra i suoi figli testimoniano il crimine contro l'umanità e accusano il mondo intero di complicità con i delitti israeliani.

La Wuhan "de noantri". Ovvero: fa più disastri il coronavirus o il virus del panico indotto?

ospedali

Parto da alcuni titoloni degli ultimi giorni di Repubblica, che ha monitorato, come tutti i giornali, radio e TV, minuto per minuto l’andamento dell’epidemia:"Sesta vittima, paziente oncologico di Crema" (n.d.s. di 80 anni); "Tre morti in Lombardia, malato terminale di cancro e due ultraottantenni affetti da gravi patologie"; "Virus letale per chi ha gravi patologie". Come avrebbe dovuto apparire chiaro per questi e altri titoli squillanti, strombazzati da giornali e TV con cadenza ossessiva, cose simili si sarebbero potute scrivere in qualsiasi mese e in qualsiasi anno del Ventunesimo secolo italiano. Come infatti ha spiegato un paio di giorni fa Nicola Acone, specialista in malattie infettive e primario al Moscati di Avellino “Il coronavirus provoca gli stessi sintomi di un'influenza ed ha lo stesso decorso nell'85% dei casi, mentre nel 15% provoca problemi respiratori come una polmonite; tra questi un 2%, che ha tumori avanzati, malattie cardiache o polmonari ed è in età avanzata ha più probabilità di morire rispetto all'influenza tradizionale".

CORONAVIRUS e dintorni

L’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, derivata dai crescenti casi di infezione da COVID-19 Coronavirus, che sta investendo in questi giorni l’Italia, ha messo in forte allarme la popolazione e a cascata il governo e le opposizioni.

EMERGENZA CORONAVIRUS!

ANCORA INADEGUATA L’INIZIATIVA AZIENDALE PER LA MESSA IN ESSERE DI ATTI E PROCEDURE IDONEE A TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA DI TUTTI LAVORATORI DIRETTAMENTE COINVOLTI IN SERVIZI ALLA PERSONA. DIFFIDA!

Al Direttore Generale USL Toscana Centro

Dr Morello

Facendo seguito alla circolare del Ministero della Salute del 22 Febbraio 2020 e visti i crescenti casi di infezione da COVID-19, dichiarata dal Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, in qualità di delegati RSU COBAS P.I. e come Federazione COBAS P.I.  siamo a richiedere

Presidio all'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano)

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Tutte le foto del presidio contro l'arroganza della Sacra Famiglia che vuole imporre 2 ore a settimana di lavoro in più a tutti
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Stato di agitazione all'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone (MI)

Sciopero e via legale

… " C'è un tempo per parlare ed un tempo per stare zitti!"Adesso è arrivato, anche per noi, il momento di dire la nostra verità! Iniziamo con una piccola ma imprescindibile precisazione, noi siamo i COBAS PUBBLICO IMPIEGO.

ORA E SEMPRE a fianco di NICOLETTA DOSIO

Nicoletta Dosio

La conosciamo da tanti anni, che per lei sono sempre stati anni di impegno in tutte le lotteche hanno visto da una parte le lavoratrici ed i lavoratori, e dall’altra i padroni pubblici e privati.

Nicoletta non ha mai smesso di essere ogni giorno della sua vitada una parte sola, quella degli oppressi, dei loro bisogni, senza chiedersi quanto costa e quanto grandi fossero gli interessi economici e speculativi del partito trasversale degli affari.

Ha rappresentato e rappresenta una spina nel fiancodi tutti i progetti di devastazione ambientale e sociale, e la battaglia di popolo contro il TAV è solo una delle tante in cui ha dato prova di coraggio e di pacifica e serena determinazione.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

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