Notizie
|
|
|
|
|
Adesso parliamo noi
E’ partita la stagione dei referendum sociali, scuola pubblica, trivelle, inceneritori, acqua, beni comuni: in campo una grande alleanza sociale antiliberista.
Consegnati oggi i 4 quesiti della scuola contro la legge 107 e il quesito per Trivelle Zero. La raccolta firme inizierà il 9 aprile.
E’ partita questa mattina, con la consegna dei quesiti del movimento in difesa della scuola pubblica contro la legge 107 e la cattiva scuola di Renzi, e di quello del movimento Trivelle Zero, una inedita, complessa ma anche esaltante campagna referendaria su un vasto arco di tematiche sociali antiliberiste, fondata non su partiti o strutture istituzionali ma su una grande alleanza di movimenti, organizzazioni e reti sociali. Nei prossimi giorni si aggiungerà la consegna, da parte delle reti Rifiuti Zero, di un quesito contro gli inceneritori e si cercherà l’intesa per i quesiti-lavoro contro il Jobs Act, il massacro dell’art.18 e il precariato, in difesa dei lavoratori/trici “stabili” e precari.
A 116 TRA DOCENTI E ATA SONO STATI RICONOSCIUTI GLI SCATTI DI ANZIANITÀ
PER IL LAVORO SVOLTO DA PRECARI, IL DIRITTO AGLI ARRETRATI E AD UNA INDENNITÀ DI OTTO MENSILITÀ PER IL DANNO SUBITO
IL GIUDICE DEL LAVORO DI PISTOIA ACCOGLIE IL RICORSO
ORGANIZZATO DAI COBAS
Partono i referendum sociali: scuola pubblica, blocca inceneritori, trivelle zero e beni comuni
Dopo la partecipatissima assemblea nazionale a Roma, giovedì 17 marzo il deposito dei primi quesiti in cassazione, per una primavera di diritti e di democrazia
Partono i Referendum sociali per la scuola pubblica, per bloccare il Piano nazionale inceneritori, per l'opzione "Trivelle zero" in Italia e per la difesa dei beni comuni.
Ieri a Roma al Cinema Palazzo si è svolta una partecipatissima assemblea nazionale con centinaia di persone provenienti da tutta Italia che ha dato avvio alla nuova stagione referendaria.
Da giovedì prossimo 17 marzo si avvierà il deposito dei primi quesiti alla Cassazione per far partire la raccolta delle firme con un evento unitario e diffuso il 9 e 10 aprile che darà vita alla campagna nazionale di mobilitazione che si chiuderà entro il 9 luglio prossimo.
RINNOVO CONTRATTO NAZIONALE ALIMENTARISTI…
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI !!
QUESITI REFERENDARI SULLA LEGGE 107/2015 APPROVATI DAL COMITATO PROMOTORE
Quesito n. 1 - Abrogazione di norme sul potere discrezionale del dirigente scolastico
di scegliere e di confermare i docenti nella sede.
I comma da abrogare integralmente sono riportati di seguito con la sottolineatura .
QUATTRO QUESITI REFERENDARI CONTRO LA LEGGE 107 e LA CATTIVA SCUOLA
La straordinaria mobilitazione dello scorso anno scolastico aveva come obiettivo centrale il ritiro del ddl sullaBuona Scuolae lo stralcio delle assunzioni dei precari con un decreto legge. Ma non si poteva chiedere per via referendaria l’abrogazione dell’intera legge perché la Corte costituzionale non accetta quesiti “non omogenei e non univoci”, perché ad esempio l’elettore/trice può essere d’accordo per l’abrogazione del premio di “merito”, ma favorevole all’obbligo della formazione. Oltretutto, sarebbe stato assurdo chiedere anche l’abrogazione delle assunzioni. Si è trattato, quindi, di scegliere dei quesiti che colpissero il cuore del modello di scuola proposto dalla 107: aziendalizzazione, gerarchizzazione, competizione individuale tra i docenti e competizione tra le scuole per la ricerca di finanziamenti sul mercato.
Convegno Cesp e sit-in Cobas al MIUR
NUOVA MOBILITA’ - NUOVO PRECARIATO
Prossimo incontro martedì 22 marzo ore 15 presso il MIUR
Pienamente riuscito il Convegno Cesp su “ Nuova mobilità-Nuovo Precariato- Fasi e prospettive”, svoltosi oggi, 1° marzo, a Roma nella sala Convegni CESP, superati i cento partecipanti, provenienti da varie province ( Roma, Bologna, Cagliari, Chieti, Grosseto, Massa, Napoli, Perugia, Terni ).
I Contributi "Volontari"dei Genitori breve guida verso la trasparenza
Vademecum per Genitori e Studenti
APPELLO ASSEMBLEA NAZIONALE PER UNA STAGIONE DI REFERENDUM SOCIALI
Scuola pubblica, beni comuni, ambiente
Roma, 13 Marzo 2016
In due anni dal suo insediamento il Governo Renzi ha prodotto una serie di “riforme” che investono diversi ambiti della società e della vita delle persone.
Si tratta di un'azione che, ispirata all'idea del mercato come unico regolatore sociale, attacca il ruolo pubblico e universale della scuola, estende la precarietà nel lavoro, rilancia una nuova fase di mercificazione dell'acqua, dei beni comuni e dei servizi pubblici locali, in aperto disprezzo dell'esito referendario del giungo 2011, persegue con il decreto Sblocca Italia una politica di devastazione ambientale dai rifiuti all'energia, della quale le trivellazioni, in mare così come in terra, costituiscono l'esempio più emblematico.
I DOCENTI PRECARI HANNO DIRITTO AGLI SCATTI DI ANZIANITA’
LA SEZIONE LAVORODELLA CORTE D’APPELLO DI FIRENZE E IL GIUDICE DEL LAVORO DI LUCCA ACCOLGONO I RICORSI ORGANIZZATI DAI COBAS