Notizie
|
|
|
|
|
Il 12 maggio sciopero generale della scuola contro la legge 107, i quiz Invalsi e in difesa dei precari, con manifestazioni nelle principali città.
Il 4 e 5 maggio sciopero dei docenti (in Sardegna anche degli Ata) della primaria per boicottare i quiz.
E’ partita la raccolta firme per i Referendum sociali contro la legge 107 e la cattiva scuola di Renzi, contro gli inceneritori e le trivelle, per i Beni comuni.
Gli effetti nefasti della legge 107 sono oramai evidenti. La volontà sfacciata di edificare una scuola gerarchizzata sul modello renziano di società (“un uomo solo al comando di strutture aziendali a caccia di profitti economici”), guidata da presidi-padroni e con docenti ridotti a “tuttofare” minacciati di licenziamento, riduzioni salariali, trasferimenti, sta creando il caos in strutture già prostrate da più di due decenni di tagli al personale e ai finanziamenti.
16 aprile, ore 15-19 RIUNIONE DI COORDINAMENTO NAZIONALE DEI NEOIMMESSI/E IN RUOLO DELLA FASE C
Roma, Sala Convegni CESP, Viale Manzoni 55 ( Metro A Fermata Manzoni)
I docenti Fase C si sono dati appuntamento per fare il punto sulla situazione organizzativa del “potenziamento” nelle scuole (a 5 mesi dalle immissioni in ruolo) e sulla questione della mobilità in vista dei prossimi trasferimenti.
L’ultimo accordo sui comparti pubblici
Il 5 aprile è stato siglato il nuovo accordo tra Aran e sindacati che riduce i comparti delle pubbliche amministrazioni da 11 a 4, accorpandoli in Funzioni centrali (Ministeri, Agenzie Fiscali, Enti Previdenziali, Enti pubblici non economici), Funzioni locali (Regioni ed Enti Locali), Sanità (Aziende sanitarie ed ospedali), Istruzione e Ricerca (Scuola, Università e Ricerca).
Referendum sociali, parte la raccolta firme.
Sabato e domenica banchetti in tutta Italia
su scuola,trivelle, inceneritori e beni comuni
Sabato 9 aprile conferenza stampa a Roma,
Via del Corso/Largo Goldoni ore 11:00
Quattro quesiti referendari contro la "cattiva scuola" del governo Renzi, due per salvare l'ambiente da trivelle e inceneritori e una petizione popolare per ritirare il decreto Madia, che prova di nuovo a privatizzare i servizi pubblici, nonostante l'esito del referendum 2011. Sono questi i temi su cui il movimento per la scuola, quello per l'acqua pubblica, la campagna contro le devastazioni ambientali e le trivellazioni e quello contro il piano nazionale inceneritori chiedono di dare la parola agli italiani.
Il 5 X Mille ad AZIMUT
Dai un contributo alle attività
sociali, culturali e internazionali
dei Cobas.
La tua quota servirà a finanziare i
progetti che ti presentiamo.
Sabato 16 aprile iniziativa Cobas PI Sanità a Roma
FONDI CONTRATTUALI NEL COMPARTO SANITÁ
USO, ABUSO E GESTIONE
Adesso parliamo noi
E’ partita la stagione dei referendum sociali, scuola pubblica, trivelle, inceneritori, acqua, beni comuni: in campo una grande alleanza sociale antiliberista.
Consegnati oggi i 4 quesiti della scuola contro la legge 107 e il quesito per Trivelle Zero. La raccolta firme inizierà il 9 aprile.
E’ partita questa mattina, con la consegna dei quesiti del movimento in difesa della scuola pubblica contro la legge 107 e la cattiva scuola di Renzi, e di quello del movimento Trivelle Zero, una inedita, complessa ma anche esaltante campagna referendaria su un vasto arco di tematiche sociali antiliberiste, fondata non su partiti o strutture istituzionali ma su una grande alleanza di movimenti, organizzazioni e reti sociali. Nei prossimi giorni si aggiungerà la consegna, da parte delle reti Rifiuti Zero, di un quesito contro gli inceneritori e si cercherà l’intesa per i quesiti-lavoro contro il Jobs Act, il massacro dell’art.18 e il precariato, in difesa dei lavoratori/trici “stabili” e precari.
A 116 TRA DOCENTI E ATA SONO STATI RICONOSCIUTI GLI SCATTI DI ANZIANITÀ
PER IL LAVORO SVOLTO DA PRECARI, IL DIRITTO AGLI ARRETRATI E AD UNA INDENNITÀ DI OTTO MENSILITÀ PER IL DANNO SUBITO
IL GIUDICE DEL LAVORO DI PISTOIA ACCOGLIE IL RICORSO
ORGANIZZATO DAI COBAS
Partono i referendum sociali: scuola pubblica, blocca inceneritori, trivelle zero e beni comuni
Dopo la partecipatissima assemblea nazionale a Roma, giovedì 17 marzo il deposito dei primi quesiti in cassazione, per una primavera di diritti e di democrazia
Partono i Referendum sociali per la scuola pubblica, per bloccare il Piano nazionale inceneritori, per l'opzione "Trivelle zero" in Italia e per la difesa dei beni comuni.
Ieri a Roma al Cinema Palazzo si è svolta una partecipatissima assemblea nazionale con centinaia di persone provenienti da tutta Italia che ha dato avvio alla nuova stagione referendaria.
Da giovedì prossimo 17 marzo si avvierà il deposito dei primi quesiti alla Cassazione per far partire la raccolta delle firme con un evento unitario e diffuso il 9 e 10 aprile che darà vita alla campagna nazionale di mobilitazione che si chiuderà entro il 9 luglio prossimo.
RINNOVO CONTRATTO NAZIONALE ALIMENTARISTI…
LAVORARE MENO LAVORARE TUTTI !!