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VODAFONE - 20 GIUGNO SCIOPERO NAZIONALE INTERO TURNO DI LAVORO - PRESIDI A ROMA
IN OCCASIONE DELLO SCIOPERO NAZIONALE VODAFONE INDETTO DALLA O.S. COBAS DEL LAVORO PRIVATO PER MARTEDI’ 20 GIUGNO, i lavoratori Vodafone si riuniranno a Roma in due presidi:...
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, sede di VIA FORNOVO 8, dalle ore 10.00 alle ore 12.00
per presentare esposto per richiedere l’intervento degli organismi ispettivi a verifica di 10 anni di vessazioni, che oggi proseguono con il trasferimento discriminatorio da Ivrea a Milano di chi ha vinto una causa di reintegro e di chi ha esenzioni alla risposta telefonica per problemi di salute
PIAZZA DI MONTECITORIO dalle ore 15.00 alle ore 17.00
per richiedere a tutte le forze politiche una doverosa presa di posizione su questa eclatante vicenda.
Damiano vuole cancellare la libertà di sciopero, in odio ai COBAS e ai sindacati conflittuali
Andiamo ad una votazione su scheda nazionale nei comparti pubblici e privati e vediamo quali sono i sindacati “rappresentativi”!
Cesare Damiano nel novembre 2006 era ministro del Lavoro del secondo governo Prodi, in quota DS e dopo una lunga gavetta di funzionariato in Cgil. Come COBAS (ma era un parere diffuso) ritenevamo che fosse dalla parte degli industriali piuttosto che da quella dei lavoratori/trici. E lo scrivemmo in una manchette sul quotidiano “Il Manifesto” mentre, insieme alla Fiom ed altri, organizzavamo una manifestazione nazionale contro il precariato, che il governo Prodi stava ulteriormente estendendo. La titolammo crudamente “Damiano amico dei padroni vattene”. Fu uno scandalo nazionale, venimmo attaccati da tutto il mondo di “sinistra” e da tutti gli amici del “governo amico”, Cgilin primis. Ma, nonostante ilcan canmediatico per due settimane, la manifestazione del 4 novembre andò trionfalmente: ci aspettavamo non più di 50 mila persone, ne vennero circa 200 mila, in gran parte fortemente critici su Prodi e Damiano. Il quale ci rimase malissimo e uscì dalla vicenda fortemente ridimensionato, vista la massiccia presenza nel corteo di quadri Fiom e Cgil.
Centinaia di scuole dicono NO alla assunzione diretta dei docenti da parte dei presidi
E compaiono anche parecchi presidi “inerziali”
Una delle norme più contestate e devastanti della Legge 107 è la “chiamata diretta”, che mira a stravolgere completamente il reclutamento dei docenti. Con essa infatti, il preside può scegliere a suo insindacabile giudizio, dall’ambito territoriale di riferimento, i docenti da far venire nella “sua” scuola con un incarico triennale che potrà o meno confermare alla fine del triennio. Cgil, Cisl, Uil e Snals, anziché battersi per l‘abrogazione di tale norma, stanno cercando, con una sorta di pre-Contratto Integrativo siglato l’11 aprile con il MIUR, di dar vita ad uno pseudo-coinvolgimento del Collegio docenti nella “chiamata diretta”.
Dopo il gravissimo sopruso della Commissione di Garanzia che impedisce alla scuola di scioperare il 9 maggio contro i Quiz Invalsi.
SOSTENIAMO IL BOICOTTAGGIO STUDENTESCO DEI DANNOSI INDOVINELLI E LA NON-COLLABORAZIONE DEI DOCENTI.
Dopo i buoni risultati dello sciopero del 3 maggio nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Media di primo grado contro i quiz Invalsi, avevamo in programma per domani analogo sciopero nelle scuole Superiori, entrambi motivati dal fatto che i decreti attuativi della legge 107 hanno aggravato ulteriormente la distruttiva centralità già attribuita all’Invalsi come strumento-chiave per la valutazione delle scuole, degli studenti, dei docenti e della qualità dell’insegnamento. Nella scuola Media di Primo grado le rilevazioni dal prossimo anno rappresenteranno requisito indispensabile di ammissione all’esame conclusivo, mentre nella scuola Superiore, dall’anno successivo, gli studenti verranno sottoposti a quiz i cui esiti saranno riportati all’esame di Maturità, per essere ammessi al quale sarà indispensabile aver svolto il test Invalsi.
Dopo lo sciopero di ieri contro i quiz Invalsi e la legge 107 nella scuola dell’Infanzia, nella Primaria e Media di primo grado
Gravissimo e ultra-discriminatorio intervento della Commissione di Garanzia che impedisce ai lavoratori/trici di effettuare il 9 maggio l’analogo sciopero nella scuola Superiore.
Lo sciopero di ieri contro i quiz Invalsi e i decreti attuativi della legge 107 ha avuto un buon successo in tante città ed un risultato eccellente in particolare in Sardegna dove, anche grazie alla partecipazione di tanti genitori che hanno tenuto i figli/e a casa, un numero elevato di scuole sono state completamente chiuse per lo sciopero di docenti e ATA e. in generale, i quiz sono saltati parzialmente o totalmente in centinaia di scuole, cosicché i disastrosi indovinelli non sono stati propinati a migliaia di alunni/e della primaria.
Contro i quiz Invalsi e la legge 107 il 3 maggio sciopero nella scuola dell’Infanzia, nella Primaria e Media di primo grado
Mentre la Commissione di Garanzia interviene arbitrariamente contro quello del 9 maggio nella scuola Superiore.
Gli otto decreti attuativi della legge 107 hanno aggravato ulteriormente la centralità già attribuita ai quiz Invalsi nella valutazione delle scuole, degli studenti e dei docenti. Nella scuola Primaria l’Invalsi svolgerà rilevazioni nazionali nelle classi seconda e quinta, il 3 e il 5 maggio. Nella scuola Media le rilevazioni dal prossimo anno rappresenteranno requisito indispensabile di ammissione all’esame conclusivo. Nella scuola Superiore, le cui prove si svolgeranno il 9 maggio, dal prossimo anno gli studenti verranno sottoposti a quiz in inglese, italiano, matematica, i cui esiti saranno riportati all’esame di Maturità, per essere ammessi al quale è indispensabile aver svolto i quiz. Insomma, la valutazione predisposta dai docenti cede completamente il passo a quella estrapolata dai quiz standardizzati, considerati il più “qualificato” strumento per giudicare gli apprendimenti, con il conseguente ridimensionamento dell’intera professione docente.
Contro i quiz Invalsi, la legge 107 e gli otto decreti attuativi
Sciopero della scuola il 3 maggio intera giornata scuole dell'infanzia, scuole primarie, scuole secondarie di primo grado e il 9 maggio intera giornata scuole secondarie di secondo grado.
Dal quadro generale degli otto decreti attuativi della legge 107 – approvati definitivamente il 7 aprile dal Consiglio dei Ministri e contro i quali abbiamo effettuato con successo lo sciopero generale del 17 marzo – emerge la centralità attribuita ai quiz Invalsi nella valutazione delle scuole, degli studenti e dei docenti. Nella Scuola Primaria essi svolgono rilevazioni nazionali nelle classi seconda e quinta, che costituiscono parte prioritaria di tale valutazione. Nella Scuola Media le rilevazioni, che riguardano italiano, matematica e inglese nella classe terza, dal prossimo anno rappresenteranno requisito indispensabile di ammissione all’esame conclusivo.