2011

No Hub – No alla guerra

no-hub

Per la difesa dell’ambiente e della salute
Per investimenti che migliorino la qualità della vita - Per una vera città della Pace
Convegno nazionale
Pisa 16 aprile 2011 – Auditorium Centro Maccarrone, Via S. Pellico n.6

NO ALL’HUB MILITARE  - NO ALLA GUERRA

PER LA RICOSTRUZIONE DI UN FRONTE UNITO DELLE LOTTE CONTRO LA GUERRA,
LE BASI USA/NATO, LA MILITARIZZAZIONE DEI TERRITORI E DELLA CULTURA.

Invito a tutte le realtà che in Italia si battono
contro la militarizzazione dei territori e le guerre
al Convegno nazionale di riflessione e mobilitazione del 16 aprile 2011,
che si terrà presso l’ Auditorium della Provincia di  Pisa, Via Silvio Pellico, 63

IN MEMORIA DI VITTORIO ARRIGONI

Vittorio Arrigoni

Il compagno Vittorio Arrigoni, il solidale sostenitore della causa palestinese , è stato assassinato da una banda di fanatici salafiti , che lo avevano rapito per tentare uno scambio di loro camerati detenuti nelle carceri di Hamas a Gaza.

Vittorio era a Gaza dall’agosto 2008 , al tempo dei primi tentativi di rompere l’assedio con l’iniziativa “ Free Gaza” .

Insieme ai palestinesi ha patito i bombardamenti su Gaza ( all’uranio impoverito e altre armi letali) durante l’aggressione israeliana “ piombo fuso : 27.12.2008/18.1.2009 “ costata la vita a 1400 palestinesi, con migliaia di invalidi e malati cronici.

Le sue cronache passate sui media occidentali , hanno fatto conoscere al mondo l’infamia della guerra israeliana , poi condannata dall’ONU con il “rapporto Goldstone” .

Il pacifista Vittorio Arrigoni, pur nella condanna “senza se ne ma” contro Israele , ha mantenuto aperta la speranza con  quel “ restiamo umani” , che diverrà il titolo del libro scritto su quel tragico periodo.

Più volte arrestato e ferito nelle lotte  in difesa dei pescatori e contadini – il governo israeliano lo gratificherà di “ bersaglio n° 1 (con tanto di foto e particolari)”;  Vittorio verrà cacciato con il foglio di via, ma indomito rientra a Gaza dal Sinai , per condividere con i palestinesi la quotidiana resistenza.

ROGO THYSSENKRUPP DI TORINO: OMICIDIO VOLONTARIO!

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Ieri sera la Corte di Assise di Torino ha accolto l’enorme lavoro del Procuratore Guariniello , teso a dimostrare il dolo e la non casualità nella conduzione dell’acciaieria, priva delle protezioni di sicurezza del lavoro, che portò alla atroce morte di 7 operai : l’Amministratore Delegato e la dirigenza ThyssenKrupp sono stati condannati a 16 anni di carcere , all’interdizione dai pubblici uffici, ad una pesante azione risarcitoria nel confronti delle molteplici parti civili,anche sindacali.
Ci sono voluti 3 anni e mezzo, tra istruttoria e processo, per giungere a questa tappa storica .
Fino all’ultimo gli altezzosi proprietari e dirigenti ThyssenKrupp, per nulla pentiti della tragedia provocata, hanno cercato di dimostrare che la colpa era degli operai morti.
Un clichè costante nel comportamento dei padroni - vedi Centro Oli Clitunno, Montedison, Fiat, Saras - che finora se la sono cavata con l’impunità o al massimo con qualche ammenda , tanto da recidivare il ripetersi di altri “incidenti” mortali o invalidanti.

IL CARROZZONE INVALSI SBANDA, IL MIUR IMPAPOCCHIA E IL TAR SARDEGNA DA’ RAGIONE AI COBAS

NO alle prove INVALSI

Il carrozzone Invalsi sbanda paurosamente. I suoi dipendenti, dopo le dimissioni del presidente Cipollone, manifestano oggi contro quelle che definiscono “fosche previsioni” sul futuro dell’Invalsi “alle prese con una grave crisi finanziaria..e con una pianta organica inadeguata”. Solo oggi questi lavoratori sembrano scoprire a cosa servono i quiz Invalsi. Scrivono infatti: “Traspare il vero intento del MIUR: quello di  avere uno strumento al servizio dell’odiosa campagna contro i lavoratori della scuola pubblica, un “testificio” per fare la classifica dei docenti buoni e cattivi, per delegittimare e smantellare la scuola pubblica”. Esattamente quello contro cui i COBAS stanno lottando: non è il caso che i lavoratori/trici Invalsi si rifiutino anch’essi di collaborare all’ “odiosa campagna”?

Piattaforma dei pensionati

Quali sono i capisaldi necessari per assicurare una decorosa pensione ai lavoratori e lavoratrici, al termine della loro attività lavorativa, quando il potere finanziario ha già modificato i meccanismi di calcolo, assicurandosi un ottimo rendimento attuale -per loro- e causando un futuro rendimento da fame per gli attuali lavoratori e lavoratrici?

PIATTAFORMA DEI PENSIONATI X Lavoratori.doc 31,50 kB

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
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