Notizie

         

Contro la barbarie sulla previdenza

Fabio Troiani ci ha lasciato

22282050_1714552571891106_1921208876026382648_n

La triste notizia della scomparsa di Fabio Troiani, dopo un decorso breve ma sofferto della nefasta malattia che lo ha colpito, ci lascia sgomenti e affranti dal dolore. La morte, non annulla di certo la sua figura di uomo onesto e compagno sempre attento alle problematiche sociali.

PERCHE’ SCIOPERIAMO IL 10 NOVEMBRE

Sciopero-PI1

RINNOVO CONTRATTI SUBITO

AUMENTO DEI SALARI

DIFESA DEI DIRITTI

Il 10 novembre sciopero generale della scuola

untitled

Contro la politica scolastica del governo e lo strapotere dei presidi, fonte di continui soprusi nei confronti di docenti ed ATA

Durante lo scorso anno scolastico, pur lottando con forza e continuità, non siamo riusciti ad impedire che gli otto decreti attuativi della legge 107, varati dal governo Gentiloni per chiudere nella gabbia della “cattiva scuola” docenti, ATA e studenti, venissero approvati dal Parlamento e aggravassero ulteriormente i disastri della legge. A partire dai superpoteri dei presidi - che disgregano il tessuto unitario e collaborativo nelle scuole con soprusi continui nei confronti dei docenti ed ATA che non si piegano alle sciagurate logiche aziendalistiche – al dilagare di una grottesca ”Alternanza scuola-lavoro”, forma sfacciata di apprendistato gratuito e inutile; dalla centralità data agli assurdi quiz Invalsi al famigerato “bonus” per gli insegnanti più “collaborativi”; dalla chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi (in estate naufragata ma già riproposta pervicacemente) alla minaccia della riduzione di un anno di scolarità: tutti gli effetti nefasti della politica scolastica governativa sono oramai squadernati in forma eclatante.

Il 10 novembre sciopero generale contro le politiche economiche e sociali del governo Gentiloni

sciopero_generale2_imagelarge

I COBAS, insieme all’USB (Unione sindacale di Base) e alla CIB- Unicobas, hanno convocato lo sciopero generale nazionale di tutte le categorie e comparti pubblici e privati per l’intera giornata del 10 novembre 2017.

Lo sciopero generale è indetto contro le politiche economiche e sociali del governo Gentiloni, del tutto allineate a quelle distruttive dell'Unione Europea, in particolare in vista della presentazione della prossima Legge di Stabilità nella quale il governo non ha alcuna intenzione di introdurre elementi di reale discontinuità con la nefasta “austerità”, con la dilagante precarietà del lavoro, la riduzione dei salari, dei redditi e delle pensioni, il decennale blocco contrattuale nel Pubblico impiego e nella scuola, l’aziendalizzazione privatistica della Scuola, della Sanità e di tanti servizi pubblici e Beni comuni

COOP CENTRO ITALIA CONDANNATA PER COMPORTAMENTO ANTISINDACALE

untitled

Il Giudice del Tribunale di Terni Manuela Olivieri ha condannato la COOP CENTRO ITALIA per comportamento antisindacale e ha ordinato alla stessa COOP di autorizzare l’assemblea della RSU COBAS e di consegnare al sindacato di base le chiavi della bacheca aziendale.

Convegno a Torino il 1 ottobre

Nell’ambito delle iniziative NOG7 

riflessioni e proposte su lavoro, reddito, welfare e società

nell’era della precarizzazione e della robotica

“Le risposte

alla società negata”

Tra perdita del lavoro-welfare, precarietà dell’esistenza

e reddito universale: il bisogno di costruire

 alterità, progetti di riscatto e di ricostruzione solidale

 

 

 

 

 

 

NO al G7 , per la ripresa del movimento di lotta

E’ una politica in cui il governo italiano è completamente immerso e che da tempo attua con leggi di svuotamento dei diritti del lavoro (Fornero, Jobs Act) e di impoverimento dello stato sociale e dei servizi pubblici  (“buona scuola”, riduzione della assistenza sanitaria, tagli alle pensioni e allungamento della età pensionabile). Non è un caso che in   Italia il G7 Lavoro lo facciano a Torino (anche se defilati in periferia), un’area metropolitana che ha sofferto tutte le politiche del potere,  prima col suo uso e consumo a vantaggio del profitto privato e poi come modello del deserto industriale e della marginalizzazione.
Torino dove ora la Fiat si appresta a dare il colpo finale e buttare fuori dalla fabbrica buona parte (o tutta?) di quella comunità operaia che negli anni è stata ridotta ad un simulacro di quello che fu;  Torino che è ora anche un banco di prova negli appalti (pubblici e non, sanitari e non) dello smantellamento dei contratti di lavoro con la complicità fattiva delle istituzioni, o che è addirittura terra di saccheggio da parte di consorzi e gruppi economici che propongono contratti di lavoro in cui tutto (orari, turni, preavviso di chiamata, ferie, permessi) è indefinito e in cui l’unica cosa certa per il lavoratore è l’obbligo a rimanere sempre e comunque “a disposizione” e a non lamentarsi del maggiore sfruttamento. Dove si utilizzano i trasferimenti a centinaia di chilometri di distanza come arma di ricatto per accettare sconvolgimenti di orari e sottrazione di diritti, o dove li si mette in atto come “incentivo” all’esodo. Dove tutta questa nuova “flessibilità” in mano ai padroni non frena affatto la chiusura di fabbriche e uffici ma anzi la incentiva e la rende più logica, quasi “naturale”.
Venerdì 29 settembre abbiamo dichiarato

SCIOPERO per tutta la giornata

per tutto il lavoro pubblico e privato di Torino e provincia

e per la sanità pubblica e privata per tutta la Regione Piemonte

(con la sola esclusione del trasporto pubblico locale e del trasporto aereo e ferroviario)

A PROPOSITO DI VACCINI E DI SCUOLA

Il disagio che si sta creando sulla questione vaccini era facilmente prevedibile. Due settori pubblici ampiamente sotto-dimensionati dai tagli pesantissimi degli ultimi anni (ASL e Scuole) vengono investiti di ulteriori nuove incombenze. Le segreterie scolastiche, ridotte ai minimi termini per il personale e addirittura impossibilitate dalla legge a nominare supplenti, non sono in grado di smaltire ulteriore lavoro burocratico; e anche i presidi cominciano a dare forti segnali di insofferenza rispetto alle sempre maggiori incombenze a cui la legge via via li chiama, fino alle attuali responsabilità di sicurezza sanitaria (dal prossimo anno la composizione delle classi dovrà tenere conto anche della situazione vaccinale dei singoli studenti).

CI HA LASCIATO MARCELLO PANTANI

21432989_10213777549895807_4593029478909932547_n

UN GRAVE LUTTO PER I COBAS DI PISA E PER TUTTI COLORO CHE LOTTANO PER I DIRITTI E LA DIGNITA’ DI LAVORATRICI E LAVORATORI.I

Il 12 settembre a mezzogiorno ci ha lasciato il compagno Marcello, dopo una breve e maligna malattia contro cui ha lottato coraggiosamente fino a quando ha potuto.

PER UNA SOCIETA' DEI BENI COMUNI

Una giornata di dibattito sul libro di Piero Bernocchi
OLTRE IL CAPITALISMO
Discutendo di benicomunismo, per un’altra società.

Guarda gli interventi del Convegno

locandina WEB
Continua